Cronache di Toscana. Poeti in erba per Mario Luzi
Visita il sito Premio “Firenze per Mario Luzi”
Firenze, 22 ottobre 2015 – Articolo pubblicato su “La Nazione” di ieri. Link
Concorso per gli studenti
Premio “Mario Luzi”. La poesia si sente giovane
Tra i modi per ricordare un grande poeta e favorirne la conoscenza presso il pubblico c’è anche, importantissimo, il canale scuola: rivolgersi ai ragazzi e avvicinarli alla poesia costituisce indubbiamente, sempre, un’opera formativa di rilievo, sicuro veicolo di apprendimento espressivo, stimolazione di capacità creative e crescita culturale.
È con questi obiettivi e secondo questi presupposti che torna il premio giovanile di poesia «Firenze per Mario Luzi», giunto adesso alla sua quinta edizione. Promosso dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze in collaborazione con il quotidiano «La Nazione», il concorso è indirizzato agli studenti di tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado della Toscana, invitandoli a partecipare con l’invio di loro componimenti in versi su tema libero.
Il bando è consultabile nel sito del premio, realizzato grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Nel sito, che chiunque voglia conoscere Mario Luzi può visitare con profitto, si trovano, oltre alle poesie risultate vincitrici nelle edizioni precedenti, testi del poeta, video e fotografie, commenti e materiali critici utili per accostarsi alla sua opera e ai significati profondi in essa racchiusi.
Le poesie valutate più meritevoli saranno come ogni anno pubblicate da «La Nazione». La premiazione a fine febbraio 2016.
Marco Marchi
Le petit montagnard
I
La donna lenta s’avvia
col suo seguito di pecore,
tra la quiete e la fatica
o sale quanto è erta la pendice
o indugia, incontra fumo
a sbuffi dai comignoli
e rasente alla sterpaia.
Il monte scuote o tiene fermo il manto.
Non piove, un moto tutt’al piú di nuvole
da cima a cima della chiusa oscura
l’assenza di pensiero in riva al fiume,
se fiume è una petraia dove il filo
della corrente cerca la sua via.
La vita della montagna tace,
soverchia ogni altra vita.
Che fai? Perdo notizia della mia
e risalgo dove i miei padri attesero
la discesa a occhi aperti nelle tenebre
e quel ch’è giusto o quel che apparve tale
tra queste quattro mura nere d’umido.
Mario Luzi
(da Dal fondo delle campagne)